No tranquilli, nessun nuovo numero di telefono che chiama dai posti a volte più disparati del mondo, che nemmeno a scuola forse abbiamo studiato...
Sono semplicemente le visualizzazioni che questo mio tralasciato se non quasi abbandonato blog ha da voi ricevuto...e almeno in questo trovo gratificazione vera per la mia vita finora vissuta in nome della libertà....quella vera...non quella che in futuro sarà studiata come i secoli delle rivoluzioni plutocratiche...l’era del Homo Demens.
Solo un homo demens può permettere che una entità immateriale come il denaro, rappresentazione millenaria di arma di detenzione del potere, possa arrivare ad innescare una regressione del nostro stadio evolutivo...da Sapiens Sapiens a Demens ...e non dite che non sono buono...vi ho condonato anche un Demens !!
La situazione politica italiana non è altro che la mera e rimescolata teatralizzazione fine al mantenimento del consenso legale da parte del Potere...e chi sarà mai questo atavico e tanto discusso Potere?
Ecco che la nostra istruzione scolastica basilare ci risponde come ad um bambino...si, come ad un bambino, che “naturalmente” ed egoisticamente sempre vuole e ancor più vuole...e questa è la prima metà del Potere: l’egoistico desiderio della famosa erba voglio, che nel giardino del re invece esiste, altroché, ci hanno sempre fregato come capite bene anche con una innocua filastrocca !
Cosa compone adesso la seconda metà del Potere? Beh, nomi e cognomi nella storia credo ce ne sarebbero a bizzeffe, nomi di chi controlla ciò che soddisfa e complementa implementandola a retroazione le nostre necessità materiali...di chi controlla le materie prime, di chi controlla agricoltura ed allevamento, di chi controlla la tecnica e gli impianti produttivi, di chi controlla i nostri vizi...di chi possiede in poche parole la terra intesa come suolo parte della pubblica crosta terrestre!
Il Potere è come il Tao, e per un mondo realmente equo e sostenibile , dovremmo tutti cercare di esse le due piccole palline e non le due metà più grandi.
Se non proviamo a fermare questo dominante scempio umano ed ambientale con le nostre meditate azioni individuali di buon senso civico, che significano concretamente fare delle rinunce, le risorse si esauriranno prima ancora che ce ne potremo materialmente rendere conto...prima ancora di poter dire che per cambiare prima che arrivi la fine è sempre l’ora giusta.
